Quando, per ragioni economiche o per particolari situazioni geografiche, si deve rinunciare alla realizzazione di un impianto centralizzato, s’impon...
Quando, per ragioni economiche o per particolari situazioni geografiche, si deve rinunciare alla realizzazione di un impianto centralizzato, s’impone l’utilizzo di piccoli impianti per il trattamento delle acque
reflue ad uso civile.
Per la depurazione biologica degli effluenti provenienti da insediamenti civili di dimensioni medio – piccole, un ciclo di processo ideale è costituito da grigliatura, decantazione primaria con camera di digestione dei fanghi (vasca Imhoff), depurazione biologica e separazione dei fanghi di supero.
Negli impianti compattibiocombi con filtrazione, proposti da MITA Water Technologies, il trattamento biologico avviene tramite un rullo parzialmente immerso (biodisco) su cui si forma la biomassa. In sostituzione della vasca di sedimentazione finale è previsto l’utilizzo di un filtro a tela, costituito da un tamburo orizzontale in lamiera forata rivestito con una speciale tela filtrante e corredato di adeguato sistema per la rimozione del fango separato.
I pregi più evidenti del sistema sono i minimi consumi energetici, la manutenzione limitata a pochi semplici interventi, le ridotte dimensioni, il rendimento costante anche a fronte di carichi variabili e, non meno importante, l’assenza di rumore e di esalazioni sgradevoli.
La fase di depurazione biologica avviene con un biodisco realizzato con dischi paralleli in polipropilene montati su un asse centrale, il cui diametro varia, secondo la grandezza dell’impianto, da 2,00 m a 2,40 m. I dischi sono immersi per il 40% della propria superficie nelle acque da depurare e rappresentano un supporto ideale per l’accrescimento della flora batterica, principale artefice della depurazione biologica.
Il filtro a tela sostituisce il bacino di sedimentazione secondaria. L’acqua depurata biologicamente può raggiungere lo scarico solo passando attraverso la tela filtrante; la superficie di questa tela si ricopre man mano di uno strato di fango tale da causare l’aumento delle perdite di carico. Un sensore di livello mette quindi in funzione una pompa che, tramite un gruppo aspirante posto a contatto con la tela, preleva, dall’interno del tamburo, l’acqua necessaria per la pulizia della tela stessa. Il fango asportato viene rilanciato alla vasca di decantazione primaria, se esistente, o ad altra destinazione (trattamento fanghi).
Oltre al rispetto delle prescrizioni di legge, tale sistema di depurazione risponde efficacemente anche ad importanti esigenze pratiche. La manutenzione è notevolmente ridotta rispetto agli impianti di tipo tradizionale e può essere eseguita da personale non specializzato.
Gli impianti compattibiocombi serie BC sono particolarmente indicati per piccoli comuni o frazioni, villaggi turistici, alberghi.
Sistema compatto per la depurazione biologica con biodischi abbinata a separazione dei fanghi di supero con filtro a tela.
Il sistema compattobiocombi è caratterizzato da due fasi di trattamento (trattamento biologico e separazione dei fanghi di supero) raggruppate in un’unica vasca.
Il modello standard prevede la fornitura completa di bacino in acciaio al carbonio trattato e verniciato con copertura modulare in vetroresina facilmente amovibile e quadro elettrico di comando a bordo macchina con protezione IP 55.
Le parti in movimento (rullo dischi e tamburo filtrante) sono azionate da un unico motoriduttore, con potenza compresa fra 0,75 e 1,10 kW.
Sistema compatto per la depurazione biologica con biodischi abbinata a separazione fanghi di supero con filtro a tela.
Il sistema compattobiocombi è caratterizzato da due fasi di trattamento (trattamento biologico e separazione dei fanghi di supero) raggruppate in un’unica vasca.
Il modello standard prevede la fornitura completa di bacino in acciaio al carbonio trattato e verniciato con copertura modulare in vetroresina facilmente amovibile e quadro elettrico di comando a bordo macchina con protezione IP 55.
Le parti in movimento (rullo dischi e tamburo filtrante) sono azionate da un unico motoriduttore, con potenza compresa fra 1,10 e 1,50 kW.
Ridotta sensibilità a variazioni improvvise di carico idraulico e/o organico
Elevata sicurezza di esercizio
Apporto di ossigeno senza sistemi di aerazione o diffusione
Bassi costi di installazione
Assenza di odori molesti o aerosol
Impianti pre-assemblati, pronti per la messa in marcia, completi di quadro elettrico a bordo macchina, che consentono un’installazione e un avviamento molto rapidi
Campi applicativi
Piccole comunità: il campo ottimale per l’impiego dei biocombi negli scarichi municipali è compreso tra 50 e 1.500 abitanti equivalenti. In comunità ad alta fluttuazione turistica, scarsa disponibilità energetica, carenza di personale, possibilità di potenziamenti futuri, vicinanza dell’impianto al centro abitato, ecc., questo sistema compatto offre indubbi vantaggi rispetto ad altri sistemi alternativi di depurazione biologica: straordinaria capacità di adattarsi alle fluttuazioni, sia in termini di portata che di composizione, del liquame da trattare. In particolare, a fronte di sottocarichi il sistema reagisce spontaneamente senza subire contraccolpi, a differenza di quanto può accadere con impianti con tecnologia a fanghi attivi; bassa potenza installata e basso consumo di energia; bassi costi di manutenzione e gestione; possibilità di crescita dell’impianto in funzione dell’incremento della popolazione servita; bassa rumorosità e assenza di aerosol; elevata resa depurativa.
Villaggi turistici e campeggi: per questa tipologia di scarichi l’impianto è operativo solo per alcuni mesi all’anno con un’affluenza crescente da giugno ad agosto e decrescente da agosto a settembre. L’unico sistema di depurazione biologica che, dimensionato per la massima capacità, possa operare in tutte le condizioni e senza interventi correttivi è certamente quello a biodischi. Associato ad una sezione di filtrazione a tela, il nostro impianto compatto biocombi garantisce un trattamento depurativo completo con ridotti ingombri in termini di spazio ed elevate efficienze depurative. Oltre a questo è poi fondamentale avere un processo che si inneschi nel più breve tempo possibile all’affluire dei primi utenti o, addirittura, del personale di servizio prima dell’apertura.
Cantieri: queste acque sono riconducibili per caratteristiche a quelle degli scarichi provenienti da piccole comunità. I biocombi trovano un campo ottimale d’impiego soprattutto alla luce del fatto che sono monoblocco di dimensioni ridotte e quindi consentono una facile trasportabilità, un rapido avviamento e permettono di spostare l’impianto più volte ove sia necessario effettuare il trattamento dei reflui di scarico. Al contempo le performances sono assolutamente paragonabili ad un impianto di trattamento reflui completo. In questo settore il connubio biorulli – filtro a tela offre l’indubbio vantaggio della semplicità di adattamento alle svariate tipologie dello scarico in termini qualitativi e quantitativi. Tra i vantaggi dei biocombi vanno inoltre sempre ricordati il minimo spazio occupato e la facilità di gestione anche da parte di personale non specializzato.
Alberghi: per la loro natura di impianto compatto i biocombi, come i biorulli, possono essere applicati a strutture alberghiere con attività sia stagionale che annuale. Le caratteristiche dei biocombi rispondono con grande efficacia alle esigenze del settore. È infatti sempre consigliabile avere impianti duttili in ogni condizione di carico, sia idraulico che biologico, e con il minor impiego di manodopera possibile per la manutenzione e la gestione. Confrontato con altre alternative di depurazione biologica, il sistema proposto è meno rumoroso e, grazie alla sua compattezza e alla possibilità di racchiuderlo all’interno di una costruzione, ha un migliore impatto ambientale. La filtrazione su tela posta in sostituzione della sedimentazione secondaria garantisce infine risultati eccellenti in termini di qualità delle acque di scarico, con conseguente garanzia di rispetto dei limiti di legge.
Scuole: il trattamento con impianti compatti biocombi viene proposto in questo contesto per la sua facilità di gestione e controllo in situazioni dove il personale scarseggia e non è qualificato. La portata deve ovviamente essere equalizzata in quanto le acque sono scaricate solamente per alcune ore al giorno. A differenza di altri procedimenti biologici, i compatti biocombi non soffrono se non alimentati per lunghi periodi (fine settimana, chiusura estiva, ecc.). A completamento dell’impianto è sufficiente prevedere, a monte dell’apparecchiatura, un valido pretrattamento (sedimentazione primaria, grigliatura fine o sistemi analoghi).
Aree di servizio autostradali: è una delle applicazioni per la quale MITA Water Technologies negli anni ha eseguito il maggior numero di installazioni di macchine. Una delle caratteristiche più importanti dei sistemi a dischi biologici è infatti la straordinaria capacità del sistema di adattarsi alle fluttuazioni, sia in termini di portata che di composizione del liquame da trattare, che spesso sono molto ampie negli scarichi provenienti da un’area di servizio. In particolare, a fronte di sottocarichi, il sistema reagisce spontaneamente senza subire contraccolpi. Al contrario, in impianti precedentemente progettati e realizzati con tecnologia a fanghi attivi, la carenza di materia organica che si verifica a fronte di sottocarichi ha provocato il blocco del processo. Ulteriore vantaggio offerto dal sistema compatto biocombi consiste nella poca manutenzione e nello scarso controllo richiesti da parte degli addetti alla gestione dell’area di servizio. Infine la compattezza dell’impianto, la sua scalabilità e la filtrazione su tela al posto della sedimentazione tradizionale lo rendono ideale per questo tipo di installazione.
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